Persi nel deserto
Riassunto di tappa 11: Bisha – Bisha
Ancora difficoltà in queste fasi finali della gara rally raid più dura al mondo. Ancora una tappa ad anello, intorno al bivacco allestito a Bisha per questo penultimo appuntamento. 501 km divisi in 155 km di trasferimento e 346 di cronometrata percorsi su molta sabbia, dune e poca terra battuta. Apre la strada il vincitore di tappa 10, Toby Price, alle sue spalle Luciano Benavides, ricordatevi questo cognome. Una tappa già sulla carta temuta da molti addetti ai lavori, in effetti sarà così per parecchi piloti, ormai stremati e disorientati da questa folle e bellissima esperienza. La navigazione oggi ha deciso tutto. Chi invece in questa prova mi ha stupito è Sunderland, nessun errore per lui, anzi credo che le sue prestazioni meno brillanti nelle precedenti tappe fossero davvero strategicamente programmate, in qualche modo deve aver risparmiato le forze per questi ultimi km, per affrontarli “rilassato” e a mente fresca, per quanto possibile.. Dopo 127 km percorsi, Sunderland è al comando, separato a 8” Kevin Benavides, in gara grazie al jolly quindi ormai fuori dalla classifica generale, corre comunque con un ritmo allucinante, forse incazzatissimo (comprensibile) per la rottura della sua KTM in tappa 10. Non molto distante dalla testa, Matthias Walkner a 1’15”, altro nome da tenere d’occhio per la vittoria finale. Van Beveren che partiva da tappa 11 come leader in classifica generale, soltanto 29° a 15’38” da Sunderland, segno che cominciano i problemi previsti nella seconda parte della speciale. Almeno per alcuni, perché Sunderland continua a spingere e poco dopo 200 km è al comando della tappa e virtualmente leader della generale, di nuovo. Risale notevolmente Van Beveren, ma non abbastanza, 17a posizione ora a 18’41” dal diretto rivale. Km 257, per darvi un idea della difficoltà di navigazione, i piloti che partivano davanti in mattinata, ovvero Price, L. Benavides, Barreda e Van Beveren sono tutti al di fuori dei primi 20. Toby Price si trovava addirittura a 25′ di svantaggio. Giunti alla fine dei 346 km il più veloce sarà un furioso Kevin Benavides con 3h30’56”, seguito da un Sunderland molto determinato, staccato veramente di un niente, soltanto 4” tra i due piloti. Ottimo Rodrigues, 3° a 2’26” con la Hero. E i diretti avversari di Sunderland in classifica generale? Van Beveren 14° a +21’33”, Walkner 4° a +4’54” e Quintanilla, 6° a +7’40”. Barreda, uno dei big favoriti per la vittoria finale finirà in 20a posizione a 25’10”, davvero una Dakar da dimenticare per lui. Da segnalare, purtroppo una bruttissima caduta per Danilo Petrucci sul finale. Riuscirà comunque a concludere come miglior italiano, 17° al traguardo, anche se ha avuto diversi problemi, prima con la sabbia che ha definito difficilissima da interpretare perché affondava anche nei tratti in pianura, poi come tanti altri piloti, ben più esperti di lui, si è perso svariate volte. Quando stava recuperando terreno ha preso in pieno un tronco nascosto sotto la sabbia e si è cappottato, ricevendo un colpo dalla moto che gli è caduta sopra. Nell’incidente si è distrutto il roadbook ad appena 100 km dal traguardo e nel muoverlo manualmente è caduto nuovamente. Adesso Petrux soffre per la spalla destra molto dolorante e sta facendo tutti gli accertamenti necessari per scongiurare peggioramenti.
Classifica generale dopo tappa 11
Classifica che, con una sola tappa rimasta da percorrere, subisce nuovamente dei cambiamenti. Il team GasGas gioisce perchè ritrova, proprio quando serve, un Sam Sunderland veramente efficace e consapevole che può fare la storia. Già unico inglese a riuscire a trionfare alla Dakar, potrebbe portare alla vittoria la GasGas e sarebbe la sua seconda impresa. Dopo la vittoria sfiorata veramente di un soffio, Sunderland torna leader in classifica dopo tappa 11. Separato da 6’52” Quintanilla, poi Walkner a 7’15” e con un ritardo più consistente Van Beveren a 15’30”.
Ci siamo, tutto è pronto per il gran finale e si torna verso Jeddah, luogo in cui questa Dakar, fantastica e ricca di colpi di scena è partita, si concluderà. A presto, per l’ultimo aggiornamento!
Foto in copertina di Charly Lopez tramite dakar.com
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