Persi tra le dune
Riassunto di tappa 2: Ha’Il – Al Qaisumah
Distanza totale percorsa: 791 km. Adesso immaginatevi di percorrerli tutti insieme, su una moto a ruote tassellate, nel deserto. La sola prova speciale, ancora caratterizzata da sabbia e dune a volontà, di 338 km sarebbe bastata a impensierire anche i piloti più preparati. Oggi infatti si sono rimescolate tutte le carte della classifica vista fino ad ora. Il protagonista dei primi giorni di gara, Daniel Sanders sprofonda in 28a posizione dopo essersi perso a 150 km dal via e come lui, ma meno attardato, Matthias Walkner su KTM scende al 14° posto, autore il giorno prima di un ottima prova. Notizia purtroppo negativa, riguarda il nostro portacolori Danilo Petrucci. Stava dimostrando quanto cuore e manico ha questo uomo; dopo il tampone positivo, la caviglia destra ancora dolorante a seguito di un incidente in allenamento, il destino sembra proprio averlo preso di mira. A 115 km dalla partenza la sua KTM si ammutolisce. Purtroppo non c’è stato niente da fare, a nulla sono serviti gli sforzi del ternano per cercare di rimettere in sesto la sua moto e così è stato costretto al ritiro con supporto aereo per essere trasportato al bivacco. Stava spingendo fortissimo Petrux, partiva 13° e al primo intertempo della prova speciale aveva soli 6’24” di ritardo dal leader (7a posizione assoluta). Nel secondo intertempo si trovava appena un gradino sotto al “podio”, attardato di appena 4’29” ma poco dopo, in un istante, tutto sfumato. La sua avventura però potrebbe non essere del tutto conclusa: da questa edizione infatti, i piloti che subiscono incidenti o guasti meccanici che per questo motivo si ritirano, possono tornare a correre il giorno seguente. Avrà sicuramente accumulato un ritardo enorme in termini di classifica e sarà praticamente fuori dai giochi per ottenere un risultato di prestigio, tuttavia per accumulare esperienza in vista di una futura ulteriore partecipazione può essere una vera manna dal cielo e visto quanto stava facendo bene mi auguro vivamente che sarà una presenza fissa in competizioni del genere.
Gli altri
La seconda, tostissima tappa, ha mostrato fin dai primi km quanto fosse selettiva. Come accennato sopra, Sanders da apripista accumulava già 1′ di ritardo dopo 40 km, e dopo 80 km ne approfitta il pilota ufficiale Sherco Rui Goncalves, seguito da Barreda, Howes e dal povero Petrucci che stava risalendo. Joan Barreda ha continuato sulla strada giusta e al km 165 della gara si impone su Goncalves, staccandolo di 1’35” in classifica provvisoria. In forte risalita anche il vincitore dello scorso anno Benavides, partito forse molto cauto, si troverà in terza posizione a fine giornata. Questa la classifica finale dopo la prova speciale della tappa 2: Joan Barreda con la Honda ferma il cronometro a 3h31’20”, inseguito dalla GasGas, ma stavolta di Sam Sunderland a 5’33” mentre Benavides con KTM insegue a 5’54”. La classifica generale vede dunque Sunderland in testa, Adrien Van Beveren e Matthias Walkner a limitare i danni tra i primi 3. Sanders scivola al 7° posto e Barreda entra in top 10. Tra gli altri Italiani in gara, da segnalare Paolo Lucci su Husqvarna, attualmente in 24a posizione generale a 55’29”. Quì troverete più nel dettaglio le classifiche ufficiali.
A presto per ulteriori aggiornamenti!
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